CURE PER I NEONATI

La temperatura rettale di un cucciolo appena nato è di 35,5°-36°, che scende fino a 29,5° durante l'asciugatura, per poi risalire rapidamente quando il cucciolo è asciutto e a suo agio.
Nei primi 7 giorni di vita, la temperatura si porterà a 38°.

I cuccioli devono essere protetti dal freddo e dalle correnti d'aria e la temperatura dell'ambiente dovrebbe essere di:

29°-32° durante la prima settimana di vita,
26°-29° per la seconda settimana,
23°-26° per la terza settimana,
23° durante la quarta settimana dalla nascita.

Vedete quindi che anche se i cuccioli nascono in pieno luglio o agosto, la temperatura dentro casa non sarà comunque sufficiente per garantir loro la giusta dose di calore, soprattutto nei primi giorni di vita.

Per mantenerli alla giusta temperatura, sistemate sopra la cesta in cui riponete i cuccioli durante il parto e sopra la cassa- parto, quando tutto si è concluso, una lampada a raggi infrarossi, ad altezza regolabile. Piazzatela a circa un metro da terra e sistemate un qualsiasi termometro accanto ai cuccioli. Regolate l'altezza in modo da ottenere la temperatura indicata.

Se la temperatura è troppo elevata, i cuccioli restano immobili e apatici, e iniziano ad ansimare. Per contro, se la temperatura è bassa, si lamentano e anche al tatto sono freddi. Se li mantenete a temperatura troppo bassa, possono anche morire. Potrebbe succedere che solo uno sia freddo in mezzo agli altri. Prendetelo e con un asciugamano strofinatelo a lungo, quindi ponetelo sotto una lampada, ad una temperatura superiore rispetto agli altri, oppure preparate una boule di acqua non bollente, e adagiatevi il cucciolo, protetto dall'asciugamano. Qualche ora dovrebbe essere sufficiente per risolvere l'ipotermia.

Mentre un freddo moderato stimola l'attività, cuccioli con una temperatura rettale tra i 35° e i 21°, pur mantenendo un buon tono muscolare e le mucose rosee, raddoppiano la frequenza respiratoria e i battiti cardiaci arrivano a 200/min.

Se la temperatura dovesse diminuire ancora, fino a 15°-10°, il cucciolo sarà apatico, con movimenti incoordinati, si abbasserà la frequenza respiratoria e il ritmo cardiaco scenderà sotto i 50/min.

Per i primi due o tre giorni dopo il parto, la cagna non vorrà lasciare la cassa nemmeno per mangiare e "sporcare", poi inizierà ad allontanarsi per periodi sempre più lunghi.

In queste prime settimane, la cagna provvede a stimolare i cuccioli a defecare e a urinare leccando loro la zona perianale.
Mangia inoltre gli escrementi, mantenendo i cuccioli e la cassa perfettamente puliti.

Se la femmina non dovesse fare questo, e potrebbe succedere se è alla sua prima cucciolata, in teoria, dopo ogni pasto, dovreste essere voi a massaggiare la pancia di ogni cucciolo e a strofinar loro la zona anale con una garza inumidita con acqua tiepida, simulando la lingua materna.
In pratica ho potuto osservare che, se i cuccioli sono sani e vitali, in mancanza di queste cure, tendono ad arrangiarsi, strisciando sul fondo della cassa e ottenendo il medesimo risultato. Comunque accertatevi che questo effettivamente avvenga, altrimenti aiutateli.


ALIMENTAZIONE DELLA MADRE E DEI NEONATI

Secondo i testi, il periodo di lattazione dura mediamente 6 settimane. Inizia con la secrezione colostrale, che dura da 1 a 3 giorni, segue con una produzione di latte sempre crescente, poi inizia a decrescere.

Nel periodo di allattamento, la cagna deve essere alimentata in modo ottimale, per produrre la necessaria quantità di latte.
Approssimativamente, la quantità di cibo deve almeno essere raddoppiata rispetto alla quantità normale, quantità che comunque avete già progressivamente aumentato durante la seconda metà della gravidanza.

Se è vero, come dicono alcuni testi, che l'iperalimentazione è dannosa sia per la madre che per i cuccioli, è altrettanto vero che la qualità del latte prodotto è direttamente proporzionale alla quantità e alla qualità dell'alimentazione materna. Nel caso di cucciolate particolarmente numerose, è consigliato far mangiare praticamente a sazietà la madre, magari in tre pasti, usando dei mangimi bilanciati specifici per femmine in gravidanza e allattamento, oppure quelli che poi saranno usati anche per i cuccioli in accrescimento.

La dieta deve contenere anche sufficienti quantità di calcio, fosforo e vitamine.

Una cagna in allattamento, deve bere molto. Pertanto bisogna controllare che abbia sempre a disposizione una ciotola con abbondante acqua pulita.

Attenzione ad eventuali episodi diarroici, che vanno curati immediatamente: uno stato di disidratazione anche lieve della femmina blocca o riduce di molto la produzione di latte.
Anche se non è abituata al latte vaccino, se glielo proponete in questo periodo, sicuramente lo accetterà con entusiasmo, senza conseguenze disastrose. Anzi, il latte è un ottimo alimento, è ricco di calcio, può essere somministrato a più litri al giorno, probabilmente sarà l'unico alimento che la femmina mangerà per i primi giorni. Aggiungeteci anche un tuorlo d'uovo crudo.

Se i cuccioli assumono sufficiente latte materno, già qualche ora dopo la nascita acquistano la classica forma a pera, segno inequivocabile di un cucciolo sazio e pasciuto.

Se lo prendiamo in mano, deve essere saldo e dare un'impressione di pesantezza.

Si consideri che la sopravvivenza è legata all'accrescimento, per cui, cuccioli che iniziano a crescere subito, o che hanno un calo ponderale non superiore al 10%, seguito da un rapido recupero, hanno buone probabilità di sopravvivenza, che poi diventano ottime se aggiungiamo la temperatura adeguata e quanto visto precedentemente

La prognosi di sopravvivenza può invece essere infausta se dopo la nascita abbiamo un calo superiore al 10% e non interveniamo adeguatamente. Cerchiamo di capire perchè il cucciolo decresce ( scarsa temperatura? - difficoltà ad allattare?.- capezzoli della madre troppo grossi? -cucciolata troppo numerosa? cucciolo un po' debole e poco vitale?) e cerchiamo di porvi rimedio naturalmente. Molti veterinari non intervengono con farmaci, rispettosi della selezione naturale.

Da parte nostra, possiamo tentare di aiutare i cuccioli più sottopeso ricorrendo all'alimentazione artificiale, usando il latte in polvere, opportunamente diluito e riscaldato. Se riuscite a mantenerli in vita almeno fino a 15 giorni di età, vedrete che, con lo svezzamento, rifioriranno molto rapidamente.


Patrizia Fiorenzato     e-mail